Matera era sulla mia lista dei desideri da ormai troppo tempo. In occasione del mio compleanno ne ho approfittato e mi sono regalata due giorni alla scoperta della splendida città lucana, Capitale della Cultura 2019. In questo articolo vi racconto cosa vedere a Matera in due giorni e le attrazioni che proprio non dovete perdere in un weekend!
Visitare Matera in due giorni
Io Matera me la immaginavo bella. Ed è uno di quei luoghi che, nonostante visto e rivisto online, riesce davvero a stupire e lasciare senza fiato. Per visitarla, a mio avviso, due giorni bastano (è talmente piena di angoli fotogenici che passerete ore a fotografarla). Ma perché vale la pena visitare Matera? Innanzitutto per la sua storia, incredibile. E per la sua grande rinascita che è un pò una rivincita.
La storia di Matera: la “Città dei Sassi”
Matera, famosa in tutto il mondo per i suoi “Sassi” – i quartieri storici – è una delle tre città più antiche al mondo dopo quelle di Aleppo (Siria) e Gerico (Cisgiordania). I primi insediamenti nella zona risalgono a ben 10.000 anni fa! La storia di Matera, la sua lunga storia, è caratterizzata da diversi domini (visibili nelle stratigrafie degli scavi). Dai Greci ai Romani, dai Longobardi ai Normanni. Oggi è una città molto vivace composta da diversi nuclei: i famosi Sassi (divisi dalla Civita), il Piano (quartiere sorto tra il Sette e Ottocento) e la zona moderna nata nel 1950 dopo lo sgombero dei Sassi.
I suoi quartieri storici, il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano, furono dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1993.
Il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano
Il Sasso Barisano (situato sulla strada che portava verso Bari) e il Sasso Caveoso (che ha la forma della cavea di un teatro) sono divisi dalla cosiddetta Rupe della Civita, dove è situata la Cattedrale, realizzata nel XIII secolo. I Sassi sono così particolari per le abitazioni scavate nella roccia della Murgia materana, abitazioni utilizzate ininterrottamente dalla preistoria fino allo sfollamento dei Sassi negli anni ’50. Carlo Levi nel suo “Cristo si è fermato a Eboli” del 1945 aveva parlato di Matera e delle condizioni in cui vivevano i suoi abitanti, attirando l’attenzione della politica. Il declino della pastorizia, una delle attività di cui vivevano gli abitanti, e la crescente povertà li avevano spinti a stabilirsi numerosi nelle grotte e nelle cisterne svuotate insieme ai propri animali in condizioni igieniche molto precarie.
Decine di persone affollavano grotte di pochi metri quadri. Il tasso di mortalità infantile era altissimo. Così nel 1952 iniziò lo sfollamento dopo l’emanazione di una legge speciale e ai cittadini – nelle grotte vivevano quasi 15.000 persone – furono date nuove case in quartieri costruiti a ridosso della città vecchia. Quando si arriva a Matera e la si guarda da uno dei tanti belvedere, è quasi impossibile immaginare le condizioni di estrema povertà in cui vivevano i suoi abitanti così poco tempo fa. È davvero difficile immaginare perché era stata dichiarata da Togliatti “Vergogna d’Italia”. Una città abbandonata prima e rinata poi, grazie anche all’Unesco e alla Dichiarazione di Patrimonio dell’Umanità che ha portato una rinascita e numerosi turisti da ogni parte del mondo.
Matera in due giorni: cosa vedere nei Sassi
Possiamo iniziare la visita di Matera partendo proprio dai Sassi.
Belvedere Vico San Leonardo e Casa Grotta del Casalnuovo
Ricordo bene la prima volta che ho visto Matera da un belvedere, e precisamente dal belvedere che si trova vicino alla Casa Grotta in cui ho dormito (Grotta Gea Luxury Home & Spa), una struttura favolosa ricavata da un’antica abitazione ristrutturata. Il belvedere si trova su Vico San Leonardo* (qui le coordinate: 40.662313, 16.611773). Nei pressi del belvedere si trova la Casa Grotta del Casalnuovo, un’antica abitazione composta da 5 ambienti disposti su tre livelli, oggi visitabile (2,50€ adulti/ 2€ dai 12 ai 17 anni). All’interno sono conservati gli arredi e gli attrezzi della famiglia che qui viveva fino al 1958. È come fare un viaggio nel tempo.
(*è questa la location da me scelta per la mia foto di compleanno a Matera con i dolci acquistati presso la pasticceria Pasthello)
Vico Mannesi e il Belvedere Pascoli
Passeggiando su Via Bruno Buozzi, dove si trovano ristoranti e negozi di prodotti tipici, potete incamminarvi tra i vicoli. Tra questi merita una passeggiata Vico Mannesi, dove si trova il famoso hotel Aquatio. Da qui, salendo, si può raggiungere il Belvedere Pascoli, uno dei punti panoramici più suggestivi da cui osservare Matera e il Parco della Murgia. In Piazzetta Pascoli trovate anche il Museo Nazionale di Arte Medievale e Moderna – Palazzo Lanfranchi (ingresso € 2 / gratuito sotto i 12 anni).
Le chiese rupestri: Santa Maria de Idris e San Giovanni in Monterrone
Imperdibili in una visita a Matera sono le chiese rupestri: tra queste la famosa Santa Maria de Idris, Santa Maria de Armenis, Santa Lucia alle Malve e Madonna delle Virtù. Io ho visitato la chiesa rupestre di Santa Maria de Idris, situata sullo sperone roccioso del Montirone. Da qui si gode di una vista panoramica unica sulla città e sulla gravina. La chiesa rupestre di Santa Maria de Idris fa parte di un complesso che comprende anche una cripta, quella di San Giovanni in Monterrone, importante per gli affreschi in essa conservati. La si può raggiungere passando da Piazza San Pietro Caveoso, dove c’è l’omonima chiesa e da cui si gode di una vista panoramica sulla gravina.
Proseguendo la passeggiata perdetevi tra i vicoli di Matera. La cittadina è talmente bella e i suoi vicoli così particolari che il consiglio migliore che posso darvi è questo: perdetevi! Io avevo stilato una lista delle cose da vedere ma non appena lì l’ho quasi dimenticata. Vi consiglio di camminare. Di immergervi nella storia. Immergervi nella bellezza di quei vicoli dai colori tenui, di piante e panni stesi ad asciugare al sole.
Piazza Duomo e la vista sul Sasso Barisano
Merita sicuramente una visita Piazza Duomo, la piazza dove è situata la Cattedrale di Matera. Questo è uno dei belvedere più belli e si ha una vista panoramica incredibile sul Sasso Barisano! Da questo belvedere potrete rendervi conto di due cose: il Sasso Caveoso è fatto principalmente di case scavate nella roccia e in parte costruite all’esterno. Il Sasso Barisano, invece, è un groviglio di edifici che sembra quasi un labirinto.
Palombaro Lungo e Piazza Vittorio Veneto
Da vedere poi Piazza Vittorio Veneto, dove si trovano gli Ipogei – gli ambienti sotterranei. È qui che nel 1991, durante dei lavori di risistemazione della piazza, fu scoperto il Palombaro Lungo, la più antica cisterna sotterranea della città. Uno dei motivi per cui Matera è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco è proprio il suo sistema idrico: un insieme di numerose cisterne per la raccolta dell’acqua tutte collegate tra loro.
Visitare le grotte preistoriche, le chiese rupestri e il Belvedere Murgia Timone
Partendo dal Convento di Santa Lucia è possibile raggiungere le grotte preistoriche situate nel Parco della Murgia antistante i Sassi. Attraversato il ponte tibetano si sale un sentiero a zig zag che porta fino al Belvedere di Murgia Timone, dove è possibile visitare le grotte e diverse chiese rupestri. Per chi non volesse raggiungere il famoso belvedere sappiate che è possibile farlo anche in macchina.
Attenzione: la strada per raggiungere il Belvedere di Murgia Timone a settembre 2021 era chiusa e non era possibile percorrere Contrada Murgia Timone fino al belvedere. Occorre lasciare l’auto al parcheggio del centro visite ed incamminarsi (sono poco più di 3km andata e ritorno). Io l’ho fatto sotto un sole cocente e, nonostante come percorso non sia impegnativo, vi consiglio di indossare scarpe comode e portare con voi scorta d’acqua.
Scommetto che vi ho fatto venire voglia di fare la valigia e partire per Matera! Non perdetevi le mie pagine social Facebook, Instagram e Pinterest per restare sempre aggiornati sulle prossime avventure e nuovi racconti!
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