Ci sono luoghi che, più di altri, sembrano fermi nel tempo. Luoghi che sanno stupire. Nonostante ogni posto al mondo inizi a somigliarsi sempre più ci sono luoghi che per qualche motivo si distinguono. Uno di questi per me è Fes, la più antica città imperiale del Marocco. Fes è una città caotica, trafficata, incasinata all’esterno delle mura. Ma profondamente legata alle tradizioni una volta entrati nella medina. Un paio di giorni qui e ve ne innamorerete! In questo articolo scopriremo insieme cosa non dovete assolutamente perdere e come vivere al meglio la visita di questa città la cui medina è come un labirinto. Curiosi di sapere cosa vedere a Fes in due giorni?
Cosa vedere a Fes in due giorni: prime impressioni di viaggio
Avere un blog significa raccontare, anche in chiave emozionale, un viaggio. E il mio viaggio in Marocco è stato uno di quei viaggi che si sognano per molto tempo. Avevo promesso a me stessa che per i miei 30 anni mi sarei regalata un viaggio in questo paese meraviglioso. E l’ho fatto davvero! Appena acquistati i biglietti e deciso in maniera approssimativa l’itinerario ho iniziato a parlarne con parenti ed amici.
C’è stato chi ha detto “Cosa vai a fare in Marocco”. Come se non valesse la pena di visitare ogni singolo paese al mondo già solo per quello che il viaggio in sé può insegnare. Dai racconti di chi c’era stato avevo quasi paura di quello che mi aspettasse. Mi era stato parlato di Fes come di un luogo quasi assurdo, pieno di gente assillante, con un souk dove era impossibile non essere importunati se da soli. Ma io volevo vederlo con i miei occhi!
Arrivata a Fes, dopo tre giorni nella caotica Marrakech che mi aveva rubato il cuore, non riuscivo a sentirmi serena. Provavo fastidio ogni volta che qualcuno del luogo mi rivolgesse parola. Tutto quello che mi era stato raccontato prima di partire mi aveva predisposto in maniera sbagliata nei confronti di questa città. Ho visitato il souk insieme a una guida che mi ha fatto fare il giro dei negozi dei suoi amici e mi ha fatto vedere le cose in fretta e furia. Quindi come inizio era stato piuttosto negativo. Non vedevo quasi l’ora di andar via.
Cara Fes, sei bella!
Dopo due giorni a Chefchaouen, però, sono tornata a Fes e le mie impressioni sulla città sono cambiate. Innanzitutto ho preso un taxi e mi sono diretta alla Porta Blu, la porta di ingresso al souk. E l’ho visitato senza seguire una mappa, perdendomi tra le tante viuzze. Tra le piazzette. Nei negozi. Ho scoperto una miriade di suoni, profumi, colori che la prima volta nel souk non avevo visto, troppo delusa di seguire quella guida che pensava solo a farmi spendere soldi, che però non ho speso.
Fes mi è piaciuta molto. Il souk è qualcosa di veramente speciale. E se avete in mente un viaggio in Marocco dovete assolutamente includerla nell’itinerario. Ora vi spiego cosa vedere a Fes in due giorni.
Cosa vedere a Fes in due giorni: La Medina
Se vi recate a Fes è anche per visitare la sua famosissima medina! Un labirinto intricatissimo di viuzze (più di 2000) in cui è davvero divertente perdersi. La medina di Fes, in arabo Fes El Bali, è la medina più caratteristica di tutto il Marocco tanto da essere stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Ed è sicuramente una delle più belle. Visitarla è un pò tornare indietro nel tempo. L’odore di spezie nell’aria. Il colore degli oggetti di artigianato. Quella bella sensazione di libertà che si prova nel perdersi. Nel seguire l’istinto. Nello scoprire.
Perchè visitare la Medina
Andare a Fes e non visitare la Medina è un pò come non esserci stati. Se avete paura di perdervi tra i vicoli, potete farlo con una guida (i riad di solito organizzano le visite con guida locale). Io l’ho visitata sia con che senza guida e posso dire che ho preferito di gran lunga la seconda opzione.
Il motivo è semplice. Non sempre le guide hanno un vero interesse nel farvi conoscere la città e le sue attrazioni. Solo quelle serie ce l’hanno. Nel mio caso la guida che ci è stata proposta ha corso tutto il tempo fermandosi appena, neanche il tempo di scattare delle foto. Ha corso tra i vicoli. Tra le tante persone. Era quasi difficile stargli dietro. E ho avuto tutto il tempo la sensazione che volesse soltanto portarci nei negozi, dove probabilmente prende una commissione sugli acquisti dei turisti. Un vero peccato perché con una guida seria avrei potuto godere della passeggiata nel souk e scoprire, magari, aneddoti che non si trovano online.
Visitare il souk
Comunque, appena tornata da Chefchaouen, mi sono fermata di nuovo una notte a Fes e ho deciso di visitare il souk senza guida. Ragazzi, volete sapere una cosa? È stato pazzesco! Ho potuto passeggiare prendendomi i miei tempi per guardare i negozi, per visitare le attrazioni. Mi sono presa il tempo per perdermi nel souk e divertirmi ad attraversare completamente la medina. Ho passeggiato tra vicoli colorati.
Ho bevuto un tè alla menta in un cafè in cui c’erano quasi esclusivamente locali. E l’ho bevuto sul tetto, sotto il ritmo incalzante della pioggia che cadeva, mentre guardavo Fes dall’alto. Ho corso ridendo sotto la pioggia, con i capelli bagnati. Ho visitato il souk del metallo e sono rimasta incantata nel guardare artigiani realizzare oggetti come si faceva un tempo.
Di souk (ossia mercati) ce ne sono diversi, divisi per corporazioni. C’è quello dei tintori, quello delle erbe, del metallo, del legno, del cuoio, dei gioielli o degli strumenti musicali. E visitarli vi farà tornare indietro nel tempo.
Bab Bou Jeloud, la Porta Blu
Potete accedere alla medina attraversando Bab Bou Jeloud, la cosiddetta Porta Blu. Questa porta d’ingresso a tre archi presenta una colorazione differente da una facciata all’altra. C’è il verde, il colore dell’Islam. Ma c’è anche il blu cobalto, il colore delle ceramiche di Fes. E questa porta è l’ingresso principale a quel dedalo di stradine. Dalla piazzetta potete scegliere tra Tala’a Kebira and Tala’a Seghira, le due vie principali che attraversano la medina. Seguire le due arterie principali può aiutarvi a visitare la medina senza la paura di perdervi.
Medersa Bou Inania
Dall’esterno della Porta Blu si intravede un minareto con dettagli verdi. Si tratta del minareto della Medersa Bou Inania. La medersa è vicina alla porta di ingresso e la potete riconoscere da una grande porta di legno. Questa antica scuola coranica risalente al 1300 oggi è visitabile anche dai non musulmani. Ed è un edificio importante in cui si uniscono in completa armonia gli elementi caratteristici dell’arte islamica. Quali sono? I mosaici geometrici, il gesso e il legno di ebano per le decorazioni.
Appena entrati vi ritroverete nella sala dedicata al rito delle abluzioni. Qui i credenti si lavano per purificarsi prima della preghiera. Sapete che ci sono due tipi di abluzioni? Una minore e una maggiore. Quella minore prevede il lavaggio delle mani, dei piedi, della testa. Quella maggiore l’immersione dell’intero corpo in particolari circostanze, come ad esempio dopo un atto sessuale. Tutt’intorno sono distribuite le aule a cui, però, non è permesso accedere.
Cosa vedere a Fes in due giorni: La Conceria Chouara
Passeggiando tra i vicoli vi inoltrerete sicuramente nella zona della medina in cui si lavorano le pelli, la Chouara. È qui che si trova la famosa conceria di Fes. Ed è così famosa perché gli uomini che qui lavorano usano gli stessi metodi di lavorazione che si usavano più di 1000 anni fa. Le pelli sono lavorate in maniera completamente naturale. Nelle vasche disposte a nido d’ape viene conciato ogni tipo di pelle: quella di mucca, capra, cammello o pecora.
La conceria è “divisa” in due zone. Da una parte vi sono le vasche riempite di un liquido bianco ottenuto mischiando tra diverse cose anche urina di mucca e sterco di piccione. Dall’altra le vasche colorate. Il proprietario del negozio che abbiamo visitato per vedere la Conceria Chouara ci ha raccontato di come molti abitanti della città abbiano sulle terrazze delle gabbie con i piccioni per rivenderne lo sterco. Ebbene sì, lo sterco di piccione qui può valere.
La lavorazione delle pelli
Tornando alla lavorazione delle pelli, dapprima queste vengono immerse nelle vasche bianche in modo che si ammorbidiscano e si puliscano con facilità. Successivamente vengono immerse nelle vasche colorate e lasciate ad assorbire il colore per poi essere stese ad asciugare. La particolarità di questo posto è che i coloranti usati per le pelli sono naturali: il rosso è ottenuto dal papavero, il blu dall’indaco, il giallo dallo zafferano (ed è quello più pregiato), il verde dalla menta. E i cosiddetti tanneurs lavorano nelle vasche immersi fino al ginocchio, in un ambiente che ha un forte odore acre e fastidioso, specialmente se a certi odori non si è abituati.
Ho sentito dire che anche qui sia arrivata la modernità, e che lo abbia fatto tramite l’uso di coloranti artificiali per la lavorazione delle pelli. Io voglio credere non sia così. Voglio credere sia tutto rimasto come una volta, autentico. E se non lo fosse mi piace pensare lo sia. Forse perché il pensiero dei coloranti artificiali rovinerebbe la magia di questa conceria.
L’unico modo per vedere la conceria è quello di salire sulle terrazze dei negozi che la circondano. Negozi, ovviamente, pieni di borse, scarpe, valigie, oggetti realizzati in pelle. Al vostro arrivo vi verrà consegnato un mazzetto di menta da tenere sotto al naso per coprire l’odore penetrante che sale dalle vasche. La visita non è a pagamento e non siete costretti ad acquistare nulla ma, comunque, vi può essere chiesta una mancia sia per l’ingresso sia per la menta che dovrete riconsegnare all’uscita.
Palazzo Reale
Tra le cose da vedere a Fes vi è sicuramente il Palazzo Reale. Ma non credete mica che visiterete il palazzo internamente, vero? Non si può accedere al palazzo ma vederlo soltanto dall’esterno. Poco male se si pensa alle bellissime porte dorate della facciata. Sbizzarritevi pure con le foto. Il Palazzo Reale è situato nella zona “nuova” di Fes, Fes El-Jadid. Ma non fatevi ingannare, questa zona della città ha comunque sette secoli di vita.
Moschea e università Al-Qarawiyyin
Nella medina trovate anche la moschea e università Al-Qarawiyyin, fondata nell’859 da Fatima Al-Fihriya. Si tratta di uno dei principali centri spirituali ed educativi del mondo musulmano e della più antica università al mondo. Secondo la tradizione Fatima, figlia di un ricco mercante, si era trasferita qui insieme alla sorella e si era unita alla comunità di emigrati di Qayrawan, la sua città. Dopo aver ereditato una grande somma di denaro dal padre decise di utilizzarla per la costruzione di una moschea con università. Purtroppo non è consentito l’ingresso ai non musulmani. Sapete che al suo interno sono conservati circa 30 mila volumi e 10 mila manoscritti?
Il souk del metallo
Se volete fare un salto indietro nel Medioevo io vi consiglio di visitare la piazza Seffarine, intorno alla quale sono distribuiti negozi di artigiani che lavorano rame e ottone. Osservare gli artigiani al lavoro, con tecniche antiche, vi lascerà senza parole. Bellissimi gli oggetti realizzati, io avrei comprato di tutto. Sapete che Seffarine sarebbe l’equivalente di “maniscalco”? Ossia colui che si occupa della ferratura del cavallo o in generale degli equini. E, a proposito, qui a Fes vi capiterà di vedere molti asini o cavalli caricati fino allo stremo. Essendo la medina di Fes l’area pedonale più grande al mondo, ed essendo costituita da vie a volte molto strette, è impossibile utilizzare l’auto all’interno delle mura. Per questo vengono utilizzati cavalli o muli per trasportare le merci, tra cui le pelli lavorate proprio nelle concerie.
Cosa vedere a Fes in due giorni: considerazioni finali
Io credo che il bello di Fes non stia tanto nelle cose da vedere. Il bello di Fes è tornare quasi al Medioevo, immergersi e perdersi in una città che comunque è ancora legata alle tradizioni. Una città dove il turismo è importante e sempre crescente ma al tempo stesso nella medina sopravvivono le tradizioni. Avrete l’occasione di vivere in prima persona spaccati di vita quotidiana degli abitanti. Così come vi capiterà di incontrare persone insistenti ma che vi lasceranno in pace con un no secco.
Un consiglio? Andate a Fes senza troppi pregiudizi. Il Marocco, come molti paesi al mondo, non è adatto a tutti. E non è adatto soprattutto a chi si sente infastidito dai locali e dalla loro insistenza. Il Marocco non è adatto a chi non ha spirito di adattamento. Adattamento che riguarda soprattutto lo “state of mind”, il porsi nei confronti degli altri con pazienza, a volte anche estrema. Ma non è forse anche questo il bello del viaggiare?
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Deve essere davvero splendida Fes, con quei bellissimi mosaici. La cosa che mi ha affascinato di più del tuo articolo però è stata la conceria, sono stupende tutte quelle vasche colorate viste dall’alto, sembrano la tavolozza di un pittore gigante. Immagino che l’odore sia abbastanza spiacevole ma il colpo d’occhio è spettacolare
Ciao Antonella! 🙂 Si, Fes mi è piaciuta davvero molto! Ci tornerei volentieri per visitare anche la zona circostante, tra cui Meknes. Per quanto riguarda la conceria, che bella! È proprio come la immaginavo! Avevo visto molte foto ma vederla dal vivo fa effetto. Per l’odore sì, era abbastanza spiacevole
Che colori meravigliosi, che mosaici splendidi. Deve essere davvero un luogo accattivante, di quelli che ti porti dietro i profumi per il resto della vita!
Si, sognavo di vederla. E ci ho messo un pò prima di scrivere l’articolo. Non riuscivo a metabolizzare, a trovare le parole giuste 🙂
Che meraviglia! Mi sono innamorata del tuo racconto e delle tue foto. Ma forse sono anche ben predisposta verso il Marocco in generale…
Oramai anche io sono ben predisposta verso il Marocco. È stato un paese che mi ha lasciato molto e ho ancora tante cose da vedere 🙂 Prima o poi torno
Il Minareto viene menzionato poche volte eppure a me ha colpito molto dalla tua descrizione e dalle tue foto. Lo inserirei sicuramente nel mio itinerario . Ottimi consigli i tuoi!
Ciao Simona 🙂 Grazie mille! Mi fa piacere ti sia piaciuto l’articolo.
Visitare il Marocco è anche uno dei miei sogni! Articolo davvero utile, da tenere come guida 😘non appena riuscirò ad organizzare
Ciao Laura! 🙂 Ti auguro di organizzare presto allora questo tuo viaggio dei sogni! Grazie per aver lasciato un commento 🙂
Ho visitato Marrakech e altre parti del marocco ma mai Fes che è nella mia lista. Appena decido di andare mi stampo il tuo post
Ciao Giulia! 🙂 Mi fa piacere ti sia piaciuto l’articolo!
Quanti colori in questa città, che sembra molto allegra e divertente. Una meta tutta da scoprire!
Ciao 🙂 Si! Colorata e divertente…hai colto in pieno! Ma il Marocco in generale è un paese che mi è piaciuto molto!
Una delle probabili mete prima della fine del 2019 e’ proprio il Marocco, il tuo articolo mi sara’ sicuramente utile 😉
Ciao Giorgia, mi fa piacere! Il Marocco è davvero un bel paese, te ne accorgerai! 🙂
Il Marocco è un Paese davvero affascinante!!! Io me ne sono innamorata – pensa che ci sono stata già tre volte e ora sogno di tornarci una quarta. Non sono mai stata a Fez, purtroppo, ma dal tuo racconto e dalle tue belle immagini, mi ispira molto questa città!
Ciao Valentina! 🙂 Allora dovresti tornarci una quarta volta e includere nell’itinerario Fes, merita davvero!
La tua esperienza con la guida che ti vuole portare nei negozi degli amici a fare acquisti, magari perché gli danno pure la percentuale, e non si cura di farti vedere o capire la cultura è uno dei motivi che spesso ci spinge ad esplorare da soli una nuova città. A volte senza “filtro” si riesce a percepire una realtà più autentica.
Ciao Virginia. Purtroppo in un paese povero e con problemi di occupazione come il Marocco le persone si improvvisano guide per guadagnare la giornata. E anzi, la mia si era fatta pagare anche parecchio ahah Ma per quieto vivere finita la guida, gliel’ho detto, sono stata onesta ma è finita lì
Che meraviglia di colori!
E i tuoi suggerimenti sono davvero interessanti.
Mi piace molto il tuo modo di raccontare i luoghi che vivi.
Chissà…leggo meraviglie del Marocco. Magari ci faccio un pensiero. Grazie.
Ciao Alice! 🙂 Mi fa davvero tanto tanto piacere! Faccelo un pensierino…merita davvero
Sono felice di leggere il tuo articolo. Io sono andata a Marrakech con le stesse tue paure e gli stessi tuoi pregiudizi e ne sono rimasta incantata. Il Marocco è un paese stupendo e come dici tu, basta un ‘no’ secco per far allontanare chi infastidisce. Non vedo l’ora di tornare in Marocco 🙂
A chi lo dici 🙂 Non vedo l’ora anch’io Anna…è stupendo!
Che bell’articolo !
Noi saremo ad ottobre in Marocco ma visiteremo il sud ! Speriamo di ritornarci poi in futuro 😁
Ciao 🙂 Grazie mille! Bellissimo anche il sud. Io sono riuscita a fare solo Marrakech al sud ma ho intenzione di tornare e fare sia la costa visitando Essaouira, sia la parte est fino al Merzouga.
Complimenti per questo reportage del cuore e per le coloratissime foto! Quest’estate sono “quasi” andata a Fes, nel senso che è stata l’ultima città che ho scartato prima di scegliere la meta che poi ho confermato. Mi sa che la prossima volta sarà quella buona 🙂
Ciao Lucy! 🙂 Si, a me è piaciuta molto, anche se la mia preferita resta Marrakech!
Mi domando spesso come sia possibile che ancora io non abbia visitato il Marocco! Un terra che mi affascina tantissimo, da cui proviene oltretutto anche una piccola parte della mia famiglia (mio cognato è nato vicino Rabat). Fes appare proprio come un tripudio di colori magnifici, storia e sapori meravigliosi!
Ciao Daniela! Io non pensavo il Marocco mi piacesse così tanto! Odori, sapori, colori indimenticabili! Ti auguro di vederlo presto!
Se un giorno tornerai a Fes ti consiglio di visitarla con una guida valida ed aumenterà la sua bellezza, purtroppo quello che hai scritto è tutto vero, è successo pure a me la prima volta, ora che ho conosciuto un paio di guide validissime ti assicuro cge ne vale la pena
Ciao Lisa, immagino che con una guida valida vale la pena! La prossima volta senz’altro 🙂