Come promesso nel precedente articolo parliamo ora di cosa vedere nel sud di Fuerteventura per vedere cosa ci offre questa perla sub tropicale nella sua parte più interna, fino ad arrivare nell’estremo sud. Ho visitato l’isola di Fuerteventura girandola in macchina, spostandomi da una località all’altra ma facendo base a Corralejo, cittadina sul mare situata nella zona nord est dell’isola.
Cosa vedere nel sud di Fuerteventura
Ma cosa vedere nel sud di Fuerteventura? Spostiamoci da Corralejo, o comunque dal nord, prendendo la strada che porta verso il municipio di La Oliva. Si può raggiungere così Betancuria, una località “montana” dell’isola e la prima capitale di Fuerteventura. Lungo la strada si verrà rapiti dal paesaggio. I colori della terra, il contrasto con il cielo azzurro, quel silenzio quasi surreale e le strade vuote rendono quest’isola davvero magica.
Proprio sulla strada per Betancuria si trova una collina alta 400 m. Si tratta della Montagna Tindaya, una collina considerata sacra dagli aborigeni dell’isola che le attribuivano poteri magici. Questa importanza è testimoniata dai rinvenimenti di grande valore archeologico, oltre 300 incisioni a forma di piede. Tindaya è una collina che trasmette davvero magia. Forse per la sua conformazione scolpita dal tempo e perché spicca nel paesaggio molto arido circostante.
Dalla foto avrete potuto immaginare che quando dico che si sente una grande sensazione di pace è vero. Solo distese rocciose e desertiche fino al mare!
Cosa vedere nel sud di Fuerteventura: Betancuria e il parco naturale
Consiglio a questo punto di prendere la strada che sale in montagna nel Parco Naturale di Betancuria (potete seguire le indicazioni per Pàjara). Salendo la strada si fa stretta e ripida, a strapiombo, tanto che ci si chiede se davvero riescano a passarci due macchine. Giuro si ha quasi paura di vederne arrivare una. Ma quello che questa strada regala agli occhi è fantastico. Innanzitutto porta in quella che era l’antica capitale dell’isola, Betancuria. E qui, lungo il tragitto, ci si può fermare per una foto accanto alle due grandi statue di Guize e Ayoze, i governatori dei due regni presenti sull’isola dopo la conquista normanna.
Dopo Betancuria, si incontra Pàjara, un piccolo paesino dove si può osservare la vita quotidiana degli abitanti dell’isola. Una cosa davvero piacevole è stato il “Buenos Dias” sorridente di una signora anziana seduta nel piccolo parco fuori la chiesa del paese. Del tutto imprevisto e piacevolissimo.
Cosa vedere nel sud di Fuerteventura: Le grotte di Ajuy
Arrivati a Pàjara si hanno due scelte: proseguire direttamente verso sud, senza sosta, oppure fare una piccola deviazione per ammirare le spettacolari grotte di Ajuy. Io ve lo consiglio. Muoversi in macchina a Fuerteventura è estremamente facile, anche senza gps, perché le strade sono tenute alla perfezione e perché le segnaletiche sono davvero precise.
Occorre sicuramente spendere due parole sul centro di Ajuy. Si tratta di un piccolo paese di pescatori che affaccia sulla costa ad ovest, quindi la parte rocciosa dell’isola. Un paesino tranquillo, con i suoi ristoranti vicino alla spiaggia, dove poter mangiare o bere qualcosa di fronte al mare che si infrange sugli scogli. Ad Ajuy c’è anche l’unica spiaggia di sabbia semi fine nera, per via dell’origine vulcanica di Fuerteventura, che nacque insieme alle altre isole dell’arcipelago delle Canarie grazie a delle esplosioni vulcaniche.
Le grotte di Ajuy
Ajuy è sicuramente famosa per le sue grotte. Quello che torna alla mente parlando di grotte sono delle piccole insenature nella roccia che l’azione del mare ha formato nel corso dei millenni. Bhè, ci si sbaglia! E di molto! Ad Ajuy le grotte, che si possono visitare senza pagare alcun biglietto d’ingresso, sono alte quasi quanto la scogliera stessa. E sono molto profonde, tanto da dover usare una torcia per muoversi e addentrarsi. Ovviamente se siete coraggiosi e non soffrite attacchi di panico.
Camminando lungo un piccolo sentiero quasi a strapiombo sul mare, bellissimo per la sua conformazione, si arriva ad una cavità grande e buia. Qui la roccia è stata scavata millenni fa dando vita a delle forme molto particolari, simili a volte ad onde che si infrangono. Per entrare nelle grotte occorre scendere una scalinata che porta all’interno. Una volta entrati si viene “colpiti” dal grande fragore che le onde creano andando contro gli scogli, sui quali si può salire per fare delle foto e per godere di una vista mozzafiato sull’oceano.
La potenza della natura
Le grotte di Ajuy sono belle perché rappresentano la forza della natura, la sua potenza, la sua spettacolarità! Si resta piacevolmente arricchiti da questa esperienza. Da questa prima grotta di cui vi ho parlato, attraverso un passaggio (bisogna arrampicarsi, quindi è consigliato agli “agili”), si entra in una seconda grotta, più stretta.
Sedetevi sugli scogli una volta usciti dalle grotte. Sedetevi, respirate a fondo e godetevi lo spettacolare paesaggio.
Playa de Sotavento e Morro Jable
Torniamo sulla strada per Pàjara e proseguiamo il nostro viaggio verso il sud dell’isola. Scendendo si incontra uno dei luoghi più belli di Fuerteventura, km di spiagge di sabbia fine che sembrano infinite!
Playa de Sotavento
Una delle spiagge che io consiglio è Playa de Sotavento, la spiaggia usata per i mondiali di Kite surf e una delle mete più ambite dagli amanti del kite. Playa de Sotavento è famosa per la sua laguna. Con laguna intendo una laguna vera e propria! Quando si arriva, la mattina, la spiaggia è coperta per gran parte dall’acqua e da un fiume dalle acque cristalline che la percorre. La cosa stupefacente di questa spiaggia è questa: sabbia, acqua, sabbia, acqua. Dopo aver attraversato il “fiume” ci si trova su un pezzo di sabbia abbastanza grande che da direttamente sull’oceano…E’ come avere due spiagge in una!
Quando nel pomeriggio sono andata via sia il fiume che la laguna, a causa della marea, erano scomparse e con esse la spiaggia. Consiglio una visita a Playa de Sotavento perché vale davvero la pena vederla, anche solo per l’acqua cristallina!
Morro Jable e la spiaggia di Cofete
Proseguendo verso sud si arriva a Morro Jable, paese simile a Corralejo e tipicamente turistico. Da qui seguendo una strada sterrata si arriva sulla spiaggia di Cofete. Cofete è una meta particolare per El Islote, una sorta di scoglio gigantesco collegato con la terraferma da una lingua di sabbia. Dal parcheggio all’isolotto ci vuole circa un’ora di cammino a piedi sulla spiaggia. Arrivati si può salire sull’isolotto, sedere a guardare l’oceano blu e ad ascoltare il rumore delle onde che si infrangono con molta violenza contro gli scogli.
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Grazie!!! Davvero utili i tuoi consigli, spiegati in modo entusiasmante e corredati da bellissime foto, complimenti
Ciao Manuela, grazie mille per il tuo commento. Mi fa piacere il mio articolo possa esserti utile per organizzare un viaggio nella splendida Fuerteventura! 🙂