Budapest: il memoriale delle scarpe sul Danubio

Il memoriale delle scarpe è un posto nel cuore di Budapest, situato nella zona di Pest e lungo le sponde del fiume Danubio, piuttosto nascosto agli occhi dei turisti. Si tratta di un’opera realizzata nel 2005 dallo scultore Pauer Gyula ed intitolata “Scarpe sulle rive del Danubio“. Cosa staranno mai a significare queste scarpe di bronzo alcune ormai di colore nero, molte altre arrugginite e logorate dalle intemperie nel corso degli anni? Così disposte a piccoli gruppi e disseminate su circa 40 metri di banchina? Scopriamo insieme perché visitare “Scarpe sulle rive del Danubio”.

Le scarpe della memoria di Budapest: cosa rappresenta quest’opera?

Le Scarpe della Memoria a Budapest rappresentano una delle pagine più tristi della storia della città e dell’Occidente. Una ferita che la città ha deciso di mostrare. 

60 scarpe di bronzo di differenti grandezza, tacchi, stivali logori e scarpe da bambino stanno lì, rivolte con lo “sguardo” verso il fiume. È qui che durante la Seconda Guerra Mondiale i miliziani del Partito delle Croci Frecciate (partito filonazista e antisemita ungherese) portò a morire gli ebrei. Dopo averli segregati all’interno delle loro case, nel ghetto, dopo averli torturati, massacrati di botte e lasciati senza cibo e al freddo. Circa 600.000 sono le vittime della guerra a Budapest. Quella Budapest dove ancora oggi si trova la sinagoga più grande d’Europa e dove vive una grande comunità ebraica.

I cittadini ebrei e l’orrore: cosa rappresenta il memoriale delle scarpe di Budapest

Ma cosa rappresenta il Memoriale delle scarpe di Budapest? I cittadini ebrei chiusi prigionieri nel ghetto furono portati lungo la sponda del fiume e privati delle scarpe, simbolo di libertà e di fuga. Privati della propria dignità e legati a gruppi di tre. Si sparava alla persona che si trovava nel mezzo e il corpo che cadeva nel Danubio portava con sé quelli degli altri due prigionieri che morivano per annegamento ed erano portati sul fondo del fiume dall’ingente peso. 

L’atrocità raccontata da questo monumento commemorativo

Riuscite a immaginare quanta sofferenza e quanta atrocità in un simile gesto? Una targa commemorativa ricorda le donne, gli uomini, gli anziani e i bambini massacrati dalla furia nazista senza eccezione alcuna. Ma soprattutto sta lì a ricordarci che abbiamo bisogno di imparare dal nostro passato per non commettere, oggi e in futuro, gli stessi errori.

“Scarpe lungo la riva del Danubio” è uno dei “monumenti” più significativi della città ed è una tappa obbligata per chiunque si rechi a Budapest.

budapest memoriale delle scarpe

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Vicino al Parlamento, lungo la banchina e a una distanza di circa 200 metri, potete trovare le scarpe. Io le ho visitate durante una giornata di nebbia, il che rendeva tutto molto più triste e cupo di quanto quest’opera sia già. Nonostante i turisti, il monumento è circondato, in segno di pieno rispetto, da un irreale silenzio rotto solo dal lento fluire dell’acqua che, ignara del grande peccato di cui si è macchiata, scorre. 

Visitare il memoriale delle scarpe di Budapest: emozioni e come raggiungerlo

Chiunque è lì per vedere il “Memoriale delle Scarpe” di storia viene colpito da una sensazione di tristezza, sofferenza, incomprensione e rabbia. E’ così triste immaginare uomini, donne, anziani o bambini messi lì, di fronte al fiume, in attesa del proprio momento. Chissà, magari alcuni di questi sono riusciti in qualche modo a dirsi addio guardandosi negli occhi, sfiorandosi le mani.

Grandissima opera commemorativa, Scarpe sulle rive del Danubio vale sicuramente una visita. Erano ancora presenti le candele accese in occasione del Giorno della Memoria, il 27 gennaio, a sottolineare che il ricordo di quelle vittime è ancora molto vivo e continuerà, probabilmente, ad esserlo per sempre.

Vi consiglio di visitarle, di sedervi lì e lasciarvi trasportare dalle emozioni, che vi assicuro, saranno tante. 

COME RAGGIUNGERLO: Location Google Maps 

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Comments

  1. Durante la mia visita a Budapest mi sono trovata di fronte a questo monumento un po’ per caso perché non ne ero a conoscenza. Le emozioni che ho provato sono state le stesse che hai descritto: tristezza, rabbia ed incapacità di comprendere come possano accadere fatti simili…

    1. Ciao Claudia 🙂 Grazie per il commento! Verissimo quello che dici. Quando si conosce la storia di questo monumento si prova una profonda rabbia!

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