Amici viaggiatori oggi vi porto alla scoperta dell’Abbazia di Montecassino. Montecassino è un rilievo di 520m in provincia di Frosinone. È qui che sorge la più antica ed una delle più belle abbazie di età medievale.
E’ l’anno 529 quando San Benedetto da Norcia decide di iniziare la costruzione dell’odierno monastero. E lo costruisce sul sul luogo occupato da un’antica torre e da un tempio dedicato ad Apollo. Gli anni che coincidono con la fondazione dell’abbazia vedono in Italia la presenza dell’ultimo imperatore bizantino ed uno dei più grandi sovrani di età tardo-antica e altomedievale, Giustiniano.
Ora et Labora
Sarà proprio durante il regno di Giustiniano che nascerà uno degli ordini più antichi della storia ecclesiastica, l’ordine benedettino. San Benedetto darà vita alla cosiddetta “Regola Benedettina”. Questa regola proponeva di vivere dedicando una parte della giornata alla preghiera e una parte al lavoro e allo studio. Da qui il famoso “Ora et Labora”.
Uno degli edifici più importanti legati all’ordine benedettino in Italia è senza ombra di dubbio l’Abbazia di Montecassino. Questa abbazia nel corso dei secoli è sopravvissuta a terremoti, saccheggi e distruzioni, tra cui quelle compiute dai Longobardi e dai Saraceni. E a quelle della Seconda Guerra Mondiale. Ha anche subito ricostruzioni che ne hanno sicuramente cambiato l’aspetto.
La scuola e la biblioteca
Nel Medioevo l’Abbazia di Montecassino fu un centro di cultura molto attivo grazie alla presenza di una fornitissima biblioteca con circa 15.000 volumi e delle scuole di scrittura e miniatura. Famosa anche per la presenza di “insegnanti” come Paolo Diacono. Chi era? Paolo Diacono era uno storico, poeta e scrittore longobardo, che tenne una scuola a Montecassino tra il 781 e il 782, e che qui morì.
I risultati della scuola si possono ammirare nel Museo, il cui ingresso costa 5,00 €, nella parte riguardante i testi scritti e le miniature.
Questa sezione racchiude documenti in lingua volgare, come il Canzoniere di Petrarca o La Divina Commedia di Dante. Ci sono anche codici miniati tra cui Bolle Papali e diversi documenti risalenti ai secoli XV e XVI.
Abbazia di Montecassino: I chiostri
Ho già accennato alla distruzione dell’abbazia durante la Seconda Guerra Mondiale. Questa fu bombardata il 15 febbraio 1944 da parte delle forze alleate che credevano, erroneamente, si nascondessero al suo interno reparti di soldati tedeschi. Nonostante l’abbazia fosse stata duramente colpita dai bombardamenti, si cercò di ricostruire esattamente le sue architetture distrutte.
Distribuita su diversi piani, questa presenta diversi ambienti, i chiostri, collegati tra loro attraverso delle arcate ed una grande scalinata. La scalinata è inserita nel chiostro centrale, il Chiostro del Bramante, che porta a quello superiore, il cosiddetto Chiostro dei Benefattori. Il secondo è chiamato così per la presenza di statue che rappresentano papi e sovrani legati alla storia dell’abbazia.
Il Chiostro del Bramante deve il suo nome all’omonimo artista che nel 1595 si occupò della sua progettazione. Egli realizzò una struttura larga 30 m e lunga 40 con un bel loggiato detto “Loggia del Paradiso” che si contrapponeva alla grande scalinata. Oggi la loggia regala una bella vista sul vigneto del monastero e sul paesaggio che circonda Cassino.
San Benedetto e Santa Scolastica
Due sculture sono situate all’interno del Chiostro del Bramante, quelle di San Benedetto e di sua sorella Scolastica. Le loro reliquie furono rinvenute nel 1950 e sono conservate presso l’altare della chiesa abbaziale. Qui si trova anche il Museo, diviso in sezioni che riguardano argenti, avori, reperti archeologici risalenti all’età pre-romana e romana. Nel museo ci sono anche paramenti sacri e dipinti realizzati da artisti come Luca Giordano e Francesco Solimena, maestri dell’arte napoletana del 1600, e Sandro Botticelli, la cui Natività è esposta nella recente ed omonima sala.
La chiesa abbaziale presenta una facciata moderna e semplice, ricostruita dopo la Battaglia di Montecassino del 1944, secondo il progetto del XVII secolo. Fu ricostruita utilizzando elementi che si erano salvati dai bombardamenti. L’unico luogo non colpito dai bombardamenti è quello che si trova sotto l’altare, la Cripta risalente al 1544 e decorata interamente da mosaici preziosissimi. Attraverso due corridoi in discesa coperti da una decorazione che rappresenta un cielo stellato, che fa pensare alla Notte Stellata di Van Gogh, si raggiunge la Cripta. Qui migliaia di tessere principalmente bianche, blu, oro e rosso, danno vita ad immagini della vita di San Benedetto, a pavoni, simboli della resurrezione, a croci greche, Cristogrammi e decorazioni di tipo ellenistico ed egizio che sembrano voler suggerire il legame tra popolazioni d’Occidente e d’Oriente.
Perché visitare l’Abbazia di Montecassino
L’Abbazia di Montecassino è un luogo meraviglioso e che vale la pena di esser visitato anche da parte di chi non si sente molto religioso. E’ un luogo che sa regalare una profonda pace e soprattutto regala molto alla vista. Tutto risulta essere così armonioso e perfettamente assemblato. Non solo le architetture, anche la sistemazione dei chiostri con tappeti d’erba e fiori colorati che risaltano sul bianco costante del complesso.
Tutto all’interno dell’abbazia sembra essere stato concepito per regalare la serenità. Si va via con una bella sensazione e soprattutto felici per aver avuto l’occasione di visitare tale bellezza!
L’ingresso al complesso è gratuito. Lo si raggiunge attraverso una tranquilla strada tutta curve ed in salita, che parte dal sottostante paese di Cassino, e porta fino al parcheggio dove si paga una tariffa di 3,00 €.
La visita è particolarmente consigliata a chi è amante dell’arte e dell’architettura, naturalmente ai religiosi e anche a chi non lo è, ma è semplicemente amante del bello!
Non dimenticare di seguire le mie pagine social Facebook, Instagram e Pinterest per restare sempre aggiornato sui miei viaggi!
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE:
Non ho mai visitato l’Abbazia di Montecassino ma è un luogo che conosco bene nella mia testa. L’ho studiata in un esame di storia dell’arte medievale dove nel programma si parlava degli antichi amanuensi e Montecassino era tra le Abbazie più importanti a riguardo. La seconda volta è stato durante i miei corsi di storia contemporanea: il bombardamento e la relativa struttura mi è rimasto impresso ed è una cosa che non scorderò mai.
E’ uno di quei luoghi che dovrò visitare prima o poi e so già che piangerò dall’emozione!
Ciao Katja 🙂 Ti ringrazio per questo commento! Ti auguro di vedere presto questo posto che tanto sogni di vedere!