Itinerario di due giorni nelle Langhe: tra vino, borghi e castelli

Vigneti a perdita d’occhio, colline che disegnano un paesaggio che entra nel cuore, borghi ricchi di storia e fascino e luoghi tra i più belli d’Italia: ecco le Langhe. Una delle zone più famose d’Italia e del mondo per la produzione di ottimi vini come Barolo e Barbaresco. Una delle zone da visitare assolutamente se siete amanti del buon vino e della buona cucina. Perché si, in Piemonte si mangia divinamente! In questo itinerario di due giorni nelle Langhe vi porterò alla scoperta dei più bei borghi e delle attrazioni che proprio non dovete perdere!

Cosa vedere nelle Langhe in due giorni: itinerario completo

Finalmente ho visitato le Langhe e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa! Il paesaggio di questa zona del Piemonte è davvero affascinante e, se potete, ve lo consiglio in autunno quando i colori del foliage regalano una palette indimenticabile con i vigneti che si colorano di tutte le sfumature del giallo, arancio e rosso. Ma, ovviamente, le Langhe sono perfette in ogni stagione! 

Itinerario due giorni nelle Langhe

Verduno: la patria del Pelaverga

Abbiamo visitato le Langhe in occasione del nostro viaggio a Torino (se siete diretti in questa splendida città ho l’hotel che fa per voi: Duparc Contemporary Suites) e il primo borgo che abbiamo incontrato venendo da nord è stato il piccolo borgo di Verduno. Verduno è famoso per essere il luogo dove si coltiva un vitigno autoctono e molto antico (solo 18 ettari di coltivazione) che da vita ad un vino particolare, il Pelaverga, dal colore rosso rubino e da intense note speziate. Il nome del borgo deriva dal celtico e sta a significare “collina fiorita”, a dimostrazione della fertilità del territorio.

Borgo di Verduno Langhe

Il borgo in sé non ha molte attrattive ma è qui che si trova una delle cantine storiche e più importanti della zona: la cantina fondata nel 1850 dal Commendator G.B. Burlotto, un pioniere nella produzione del Pelaverga. Essendo io una grande amante del vino potevo farmi sfuggire l’occasione di vedere la casa dove fu fondata l’azienda? Sulla facciata sono raffigurate 32 medaglie che rappresentano i riconoscimenti che l’azienda ricevette nel tempo tanto da essere fornitore ufficiale della Casa Reale dei Savoia e unico fornitore di vini per la spedizione del Duca degli Abruzzi nel Polo Nord a fine ‘800.

La Morra e la Cappella delle Brunate

Da Verduno ci siamo spostati verso La Morra, piccolo borgo dalle case in pietra e vicoli stretti con una vista mozzafiato sul territorio circostante. La Morra è stato il primo vero borgo del nostro tour di due giorni nelle Langhe e anche se il tempo non fosse dei migliori abbiamo comunque fatto una passeggiata per esplorare le sue bellezze. Da Piazza Castello con la sua torre campanaria, simbolo del borgo, a Piazza del Comune (così chiamata perché è qui che si trova il municipio) fino al belvedere sui vigneti e, in una giornata di sole, sulle Alpi. Sapete che La Morra è stato dichiarato Patrimonio Unesco come Paesaggio Vitivinicolo del Piemonte

Belvedere La Morra Langhe

Da vedere a La Morra anche la famosa Cappella delle Brunate, detta anche Cappella del Barolo. Immersa tra i vigneti, è forse una delle immagini più famose delle Langhe. Fu costruita intorno al 1914 da contadini come rifugio in caso di temporale e assunse il nome di Cappella di Santa Madonna delle Grazie anche se non fu mai consacrata. Nel 1970 la famiglia Ceretto, importante azienda vinicola, acquistò la cappella e i terreni circostanti. Ciò che vediamo oggi è opera degli artisti Sol LeWitt e David Tremlett che si occuparono della sistemazione della cappella, colorandone gli interni e gli esterni. Dal rosso al blu, dal giallo al verde fino all’arancio e al viola. Assolutamente una tappa imperdibile se siete in zona! 

Itinerario di due giorni nelle Langhe

Da La Morra, inoltre, parte un bellissimo sentiero lungo circa 12km che, attraversando vigneti e piccoli borghi sulle colline, vi permetterà si immergervi in questo splendido paesaggio da percorrere a piedi o, se preferite, in bicicletta.

Barolo: la patria dell’omonimo vino

Ci spostiamo ora a Barolo, patria per eccellenza dell’omonimo vino che ha reso famoso il Piemonte in tutto il mondo. Barolo è un borgo molto piccolo e come i comuni vicini sorge su una collina. Il borgo, dalle case in pietra e vicoli stretti, si è sviluppato intorno al castello, il Castello Falletti dove oggi si trovano l’Enoteca Regionale del Barolo e il WiMu, il Museo del Vino delle Langhe (due attrazioni assolutamente da visitare!).


Curiosità: il vino Barolo, vitigno Nebbiolo al 100%, può essere vinificato solo nei comuni di Barolo, Castiglione Falletto e Serralunga d’Alba e in parte dei territori dei comuni di Verduno, La Morra, Monforte d’Alba, Novello.


Castello di Barolo

Oltre alle attrazioni sopra citate, da vedere a Barolo troviamo il Museo del Cavatappi dove sono esposti oltre 500 esemplari antichi e molto particolari di cavatappi provenienti da tutto il mondo e realizzati a partire dalla seconda metà del 1600 (4€ intero; 3€ ridotto per gruppi o studenti; gratuito per disabili e accompagnatori e per i possessori della Carta Musei Torino Piemonte), le Cantine dei Marchesi di Barolo dove nacque il celebre vino, e il borgo stesso con le sue case in pietra e gli splendidi scorci sui vigneti circostanti.


Il celebre vino Barolo nasce grazie alla famiglia Falletti, i Marchesi di Barolo Tancredi e Giulia Colbert Falletti. Tancredi aveva sposato Julie Colbert, francese e discendente da una famiglia di vinificatori, e fu proprio lei a perfezionare la tecnica di vinificazione del Barolo, un vino dal colore rosso granato con riflessi aranciati, dal bouquet complesso. Un vino ricco e armonioso. Oggi è possibile visitare le Cantine dove è nato il Barolo partecipando ad una visita guidata con degustazione. 

25€ a persona con degustazione di 2 calici, di cui uno di Barolo. 


Monforte d’Alba e Castiglione Falletto

Con soli 10 minuti di auto si può raggiungere un altro famoso borgo delle Langhe: il borgo di Monforte d’Alba. Un borgo piccolo e tranquillo. Qui non troverete, infatti, molti negozi ed enoteche come in altri centri della zona. Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, anche nel territorio di Monforte d’Alba si produce il Barolo. Fate una passeggiata tra i suoi vicoli fino a raggiungere l’Anfiteatro Horszowski da cui ammirare una splendida vista sui vigneti circostanti.

Non solo, Monforte d’Alba è famosa tra gli appassionati del Big Bench Project (il progetto che prevede l’installazione di panchine giganti) e qui se ne possono trovare ben due: una rosa appena fuori dal centro abitato e una di colore viola nella località Castelletto. 

Sulla strada che da Monforte d’Alba porta verso Grinzane Cavour si può fare una sosta nel piccolo borgo di Castiglione Falletto (come suggerisce il nome fu per lungo tempo territorio della famiglia Falletti), con il suo castello medievale intorno al quale il borgo che oggi conta 700 abitanti si è sviluppato.

Lagne Vista sui vigneti

Grinzane-Cavour: il borgo castello

Un itinerario di due giorni nelle Langhe non è completo senza la visita di uno dei suoi borghi più belli, Grinzane-Cavour, il borgo-castello di appena 2.000 abitanti che si erge su una collina circondata da vigneti. Pensate che questo borgo solo nel 1916 cambiò il suo nome in onore di Camillo Benso Conte di Cavour che per diversi anni fu sindaco di Grinzane e fu il primo a produrre in questo territorio il famoso Barolo. Molto bello il castello di Grinzane-Cavour che al suo interno ospita sale di grande bellezza come il “Salone delle Maschere”, una stanza con soffitti a cassettoni dipinti.

All’interno del castello è possibile fare una degustazione presso l’Enoteca Regionale Piemontese Cavour.

Neive: il borgo romantico nelle Langhe

A pochi km da Alba (che io ho visitato in occasione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco ormai parecchi anni fa!) si trova un piccolo borgo che vale la pena di inserire in un itinerario di due giorni nelle Langhe: Neive. Un borgo anch’esso situato su una collina con un panorama mozzafiato tutt’intorno. Perdetevi tra le sue viuzze, le piazzette, passeggiando tra i vecchi palazzi come la Cantina del Glicine

La Vigna dei Pastelli e la Chiesetta di Coazzolo

Cambiamo zona. Ci spostiamo ora nel comune di Coazzolo, tra Langhe e Monferrato. Qui si trovano due attrazioni che mi incuriosivano: la Vigna dei Pastelli e la Chiesetta colorata di Coazzolo.

Itinerario di due giorni nelle Langhe

La Chiesa della Beata Maria Vergine del Carmine di Coazzolo, risalente al XVIII secolo, nel 2017 fu dipinta dall’artista David Tremlett con la tecnica del Wall Drawing. Il risultato è un’opera davvero particolare, inserita com’è tra i vigneti.

A poca distanza dalla chiesa, con un percorso di circa 150 metri che sale una collina, si arriva nel vigneto dell’Azienda Agricola Anfosso Piercarlo dove un’installazione molto particolare ha catturato l’attenzione di molti instagrammers: dei pastelli giganti e colorati hanno preso il posto dei pali di legno all’inizio di ogni filare di vite e il risultato è molto divertente.

Itinerario di due giorni nelle Langhe

Prima di lasciare le Langhe, però, un’ultima sosta. A Coazzolo si trova la panchina gigante n. 26 del progetto Big Bench Project. Un ultimo saluto alla zona dall’alto di una panchina gigante e con vista sui vigneti.

Visitare le Langhe in due giorni: consigli utili

Le Langhe sono uno di quei posti che andrebbe visto almeno una volta nelle vita, soprattutto se siete amanti del vino e degli splendidi paesaggi creati dai vigneti. Tre giorni sarebbero la durata ideale ma se avete, come me, solo un weekend a disposizione potete farcela senza problemi visitando le attrazioni principali. 

Se decidete di organizzare un fine settimana nelle Langhe il consiglio è quello di farlo con una macchina. Ci sono autobus che si spostano da un borgo all’altro ma con un auto privata siete molto più liberi negli spostamenti e nel tempo da dedicare ad uno o l’altro borgo. 

Vini da assaggiare nelle Langhe

Se avete scelto di trascorrere un weekend nelle Langhe probabilmente siete amanti del buon vino e quale zona migliore per fare una degustazione?

Tra i vini che vi consiglio di assaggiare ci sono:

  • Nebbiolo d’Alba DOC: un vino dal colore rosso rubino con riflessi granati, dal caratteristico bouquet floreale e dal gusto corposo e secco. Perfetto se abbianato con zuppe, carne arrosto, carni bianche e formaggi stagionati;
  • Barbera d’Alba DOC: vino ottenuto con i vitigni Barbera e Nebbiolo, entrambi a bacca nera, il Barbera d’Alba DOC è un vino dal colore rosso rubino, dal caratteristico bouquet floreale e dal giusto secco e armonico. Perfetto se abbinato a salumi, carne arrosto e formaggi di media stagionatura;
  • Barolo DOCG: vino ottenuto con vitigno Nebbiolo 100%, affinato minimo 38 mesi di cui 18 in botte (per la Riserva sono previsti 62 mesi di cui 18 di botte). Vino dal colore rosso granato, dal caratteristico bouquet intenso, fruttato e speziato e dal gusto secco e tannico. Perfetto se abbinato con brasato al Barolo, carne arrosto o alla griglia, carni bollite e formaggi di media stagionatura.

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